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VIAGGIO IN VALPANTENA NEL VERONESE

VIAGGIO IN VALPANTENA NEL VERONESE

Domenica 13 gennaio 2019 (in pulman)

Partenza alle ore 7.30

Visita in mattinata della VILLA ROMANA DI VALDONEGA, dell’IPOGEO DI SANTA MARIA IN STELE IN VALPANTENA, sosta pranzo libero; nel pomeriggio visita del museo geologico e preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO e poi visita della VILLA ARVEDI A GREZZANA.

 

Si visita in mattinata LA VILLA ROMANA DI VALDONEGA. La villa si colloca sulle prime pendici dei monti Lessini, a circa 2 chilometri dal centro di Verona odierna e romana. La residenza privata romana di Valdonega venne costruita nel I sec. d.C. al di fuori dell'impianto urbano. I dati oggi disponibili consente di interpretarne parte del piano terra, ma si ipotizza che l'edificio fosse articolato su più piani e a livelli diversi, secondo il pendio del terreno. Della villa sono oggi visibili tre ambienti, affacciati su un portico a L (di cui si vedono le basi delle colonne) probabilmente aperto su un cortile o su un giardino e in stretta connessione con essi. L'ambiente principale (in pianta: A) è costituito da una sala rettangolare con colonne su tre lati e porta affiancata da due finestre sul quarto lato. La copertura della stanza era a volta nella parte centrale, mentre lo spazio tra le colonne e i muri perimetrali era a copertura piana. L'ambiente presentava pavimento a mosaico e pareti affrescate, ed è stato interpretato come oecus corinzio, una elegante sala da pranzo. Al secondo ambiente (in pianta: C) si accedeva tramite un piccolo vano (in pianta: B) con pavimentazione parte in cocciopesto e parte in mosaico nero con cornice bianca. Il secondo ambiente presentava un'ampia finestra sul portico esterno, ed era caratterizzato da pavimento a mosaico e pareti affrescate. Un vano (in pianta: D) lungo, stretto e privo di aperture e di rivestimento affiancava i tre ambienti sul lato occidentale e fungeva forse da intercapedine di isolamento dall'umidità.

Si prosegue per la VALPANTENA e in particolare si visita l’IPOGEO DI SANTA MARIA IN STELE. Da un accesso settecentesco a fianco della parrocchiale si accede ad un corridoio su cui si aprono due vani pavimentati a mosaico, uno dei quali presenta belle pitture, assai ben conservate, con scene dell'antico e del nuovo testamento risalenti al V secolo d.C.. L'ipogeo è però più antico e nacque con funzione di captazione dell'acqua, nell'ultimo tratto dopo le aule mantiene ancora questa funzione e con uno stretto passaggio raggiunge una sorgente.

Si raggiunge il paese di GREZZANA per visitare, su prenotazione, la VILLA ARVEDI: La storia di Villa Arvedi risale al 1200, quando la casa apparteneva all’illustre famiglia Dalla Scala.Verso la metà del 1650 questa splendida villa veneta assume l’aspetto attuale, su disegno dell'architetto G.B. Bianchi e dal 1824, dopo molte vicissitudini, diventa proprietà della famiglia Arvedi. Villa Arvedi ospita nei suoi maestosi saloni gli affreschi di Ludovico Dorigny, del Farinati, Fralezza e Santo Prunati. All’esterno si trova la chiesetta barocca, anch’essa affrescata da Dorigny e dedicata a San Carlo Borromeo, il quale, si racconta, venne qui ospitato durante il viaggio verso Trento per il Concilio del 1485. Famoso il giardino all’italiana di Villa Arvedi, unico nel suo genere, caratterizzato da raffinati disegni a duplice ventaglio. Nel parco si trova anche una grotta, o Ninfeo, in stile barocco.

Sosta pranzo a Grezzana.

Nel pomeriggio si visiterà SANT’ANNA D’ALFAEDO e il suo  MUSEO GEOLOGICO E ARCHEOLOGICO: l primo piano del Museo di Sant'Anna d’Alfaedo, che trova sede presso un moderno edificio in pietra, ospita un’importante collezione di testimonianze archeologiche rinvenute nell’area della Lessinia occidentale. La sezione preistorica completa l'esposizione paleontologica al pianterreno, dedicata in particolar modo alla pietra di Prun e ai grandi vertebrati marini fossili. Il museo fa parte del Parco Naturale Regionale della Lessinia, gestito dalla locale Comunità Montana, ed è in rete con altri musei e aree protette, all’interno del Parco stesso. Le prime ricerche effettuate nel territorio di Sant'Anna d’Alfaedo furono compiute, verso la metà dell’800, da Stefano de Stefani, che con costante passione segnalò numerosissimi ritrovamenti preistorici nell’area della Lessinia occidentale. Nel periodo tra il 1915 e il 1930 fu Raffaello Battaglia che si occupò principalmente dello studio della Preistoria lessinese; a lui si devono numerose scoperte di nuove testimonianze preistoriche e la verifica di quello che era già stato indagato dai precedenti studiosi. Dopo il secondo conflitto mondiale Francesco Zorzi continuò gli scavi e le indagini preistoriche nel territorio di Sant'Anna. Il suo impegno culminò, negli anni ’60, con la creazione del Museo di Storia Naturale, collocato presso il Municipio, dove erano esposti materiali sia preistorici sia paleontologici del territorio. Successivamente, sul finire degli anni ’90, il museo assunse la sua attuale collocazione.