CONOSCI L’ARTE E IL TERRITORIO 2019/2020
PROGETTO “CONOSCI L’ARTE E IL TERRITORIO”
ATTIVITA’ DA SVOLGERE PER IL 2019/20 : visita a monumenti artistici nel territorio italiano
1 VIAGGIO IN TUSCIA DI 3 GIORNI DALl’ 1 AL 3 NOVEMBRE 2019: VULCI, TUSCANIA, TARQUINIA, PALAZZO FARNESE A CAPRAROLA E MONTEFIASCONE.
I GIORNO venerdì 1 novembre 2019
Partenza da PADOVA con pranzo libero in autostrada. Arrivo agli SCAVI DI VULCI con MUSEO ARCHEOLOGICO e PONTE DELL’ABBADIA.
Il Museo, ospitato nel monumentale Castello della Badia, risalente nella sua prima fase al IX secolo, venne istituito nel 1975. Il percorso museale ripercorre i secoli di storia della città e racconta i diversi aspetti della vita degli Etruschi di Vulci: uno spaccato di campo di urne del IX secolo a. C., le sfarzose camere funerarie dei principes dell’Orientalizzante, la ricostruzione del porto marittimo di Regisvilla fino ad arrivare alle botteghe artigianali di IV secolo a. C.
Si percorre un breve sentiero che sale sulla sommità del pianoro su cui si sviluppava in antico la città etrusco-romana. Si entra nella città etrusca attraversando Porta Ovest e camminando sul basolato romano si giunge al tempio Grande e ai vicini Edifici in Laterizi ed Edificio Absidato. Si prosegue visitando la suggestiva Domus del Criptoportico, scendendo nei sotterranei della residenza di epoca romana, e successivamente si raggiunge il Mitreo. Ritornando a percorrere il decumano, si attraversa l’incrocio con il cardo, si superano i resti del sacello di Ercole e, attraversata la Porta Est, si esce dalla città antica. Immediatamente all’esterno della porta si possono osservare i resti della Vasca con funzioni sacre. Il decumano scende poi nella valle del Fiora dove grazie a recenti scavi, sono emersi i resti dell’Emporium, delle mura in opera quadrata che fungevano anche da argine del fiume, del ponte che attraversava il Fiora, di alcune fornaci per la cottura di vasi a vernice nera.
Pernottamento a TUSCANIA
II GIORNO sabato 2 novembre 2019
Raggiungiamo la parte più alta del paese dove si trovano due gioielli dell’architettura ecclesiastica, la Chiesa di San Pietro e quella di Santa Maria Maggiore.
La chiesa romanica di San Pietro è inserita in un complesso architettonico veramente molto bello, si trova infatti in cima a una collina dove, oltre alla chiesa, si trovano due torri di guardia e il Palazzo dei Canonici. Il tutto sopra ad un prato degno di un campo da golf.
Poche centinaia di metri più in basso c’è la chiesa di Santa Maria Maggiore risalente al VII secolo. Anch’essa costruita in stile romanico ha un interno riccamente affrescato e, nel complesso, un’aria mistica molto affascinante.
Le due chiese hanno ingresso gratuito e vengono gestite da volontari che meritano un’offerta per il lavoro che svolgono.
Lasciamo Tuscania e il nostro itinerario nella Tuscia continua verso Tarquinia. Qui si visita il Museo Nazionale Etrusco e poi si raggiunge la necropoli etrusca, una delle meglio conservate in Italia. Le tombe visitabili sono una ventina e si raggiungono scendendo una trentina di scalini ognuna. Vi si possono ammirare splendidi affreschi, forse le prime opere d’arte del nostro paese. Si conclude la giornata con una breve visita del centro cittadino e la parte medioevale dell’antica Corneto.
Pernottamento a TUSCANIA
III GIORNO domenica 3 novembre 2019
L’ultimo giorno di viaggio il nostro itinerario nella Tuscia prosegue nella vicina Caprarola, dove ci rechiamo per visitare il Palazzo Farnese.
Questo edificio è uno splendido palazzo costruito nel 1500 dalla potente famiglia parmigiana, l’interno è bellissimo, con grandi saloni affrescati disposti su due piani a pianta circolare. Da ricordare su tutto sono la scalinata che collega i due piani e la sala dei mappamondi.
Facciamo poi una passeggiata nei giardini del palazzo che si integrano nel bosco per poi arrivare nella parte superiore dove si trova un altro palazzo circondato da gradi statue lungo le scalinate e tanti giochi d’acqua. Lasciamo Caprarola per andare a Montefiascone: sosta pranzo e visita della chiesa di San Flaviano, Cattedrale di Santa Margherita e Rocca dei Papi.
Ritorno a Padova in serata.
2.VISITA NEL MESE DI DICEMBRE A PADOVA DELLE DUE MOSTRE A PALAZZO ZABARELLA “VAN GOGH, MONET E DEGAS” E “L’EGITTO DI BELZONI” AL CENTRO CULTURALE ALTINATE.
In base alle disponibilità di visita e al numero dei partecipanti saranno stabiliti gli orari e gli avvicendamenti.
Palazzo Zabarella ospita, in esclusiva per l’Italia, oltre settanta capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh e altri, che celebrano Paul e Rachel ‘Bunny’ Lambert Mellon, due tra i più importanti e raffinati mecenati del Novecento.La mostra, curata da Colleen Yarger, presenta una preziosa selezione di opere provenienti dalla Mellon Collection of French Art dal Virginia Museum of Arts, che copre un arco cronologico che dalla metà dell’Ottocento, giunge fino ai primi decenni del Novecento, compreso tra il Romanticismo e il Cubismo. Figlio dell’imprenditore, uomo tra i tre più ricchi d’America, banchiere e Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Andrew Mellon, anch’egli importante collezionista d’arte, che fu determinante per la nascita della National Gallery of Art di Washington nel 1937.
Il Centro Altinate ospita una grande mostra internazionale con circa duecento pezzi provenienti dai più grandi musei del mondo come il British Museum, il Museo Egizio di Torino e i Musei Vaticani.
Giovanni Battista Belzoni è uno dei personaggi più straordinari della storia padovana. Nato al Portello il 5 novembre del 1778, figlio di un barbiere, è stato nello stesso tempo ingegnere, esploratore e archeologo. A questo grande personaggio e alle sue incredibili scoperte riguardo l’antico Egitto, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo anche se un po’ dimenticato in patria, è dedicata una mostra senza precedenti. in grado non solo di rendere omaggio a questo straordinario pioniere dell’esplorazione e dell’archeologia ma anche alle stesse grandi scoperte che ha portato alla luce lungo il corso del Nilo durante i suoi incredibili viaggi. Tesori che saranno esposti in via Altinate dal 25 ottobre 2019 al 20 giugno 2020. L'intero spazio del centro culturale ospiterà la mostra, dal titolo "L'Egitto di Belzoni".
3 VISITA A VENEZIA GUIDATA DAL PROF. CONVENTO NEL MESE DI GENNAIO (da stabilire l’argomento e l’oggetto o gli oggetti della visita)
4 VIAGGIO IN GRECIA IN FEBBRAIO DI 5 GIORNI NEL PERIODO DI CARNEVALE DAL 22 AL 26 FEBBRAIO 2020.
1° GIORNO-PADOVA-AEREOPORTO-ATENE-MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE 22 FEBBRAIO 2020.
Partenza da Padova con pulman per aeroporto. Partenza con aereo per ATENE . Incontro con il pulman greco con autista locale. pomeriggio dedicato alla visita del MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE. Trasferimento in hotel con cena e pernottamento ad ATENE.
2° GIORNO – ATENE: ACROPOLI E MUSEO DELL'ACROPOLI E CAPO SUNIO 23 FEBBRAIO 2020
Intera giornata dedicata alla visita guidata di ATENE: ACROPOLI E MUSEO DELL'ACROPOLI. NEL POMERIGGIO VISITA DEL TEMPIO DI NETTUNO E DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI A CAPO SUNIO. Pernottamento in Hotel ad ATENE. In serata visita notturna della Plaka alle pendici dell’Acropoli: possibilità di una cena greca con modica spesa in uno dei locali tipici della zona. Pernottamento ad ATENE.
3° GIORNO – ATENE-DELFI-OSSIOS LUKAS-ATENE 24 FEBBRAIO 2020
Visita in mattinata del SANTUARIO DI DELFI e del MUSEO ARCHEOLOGICO e durante il trasferimento ad ATENE sosta al monastero di OSSIOS LUKAS. Pernottamento ad ATENE.
4° GIORNO-ATENE-NAUPLIA-MICENE ED EPIDAURO ARRIVO AD OLIMPIA 25 FEBBRAIO 2020
In mattinata partenza con il bus da ATENE : sosta a NAUPLIA con cittadina e fortezza; visita della TOMBA DI ATREO E DELL'ACROPOLI DI MICENE; nel pomeriggio si visiterà EPIDAURO SCAVI E TEATRO. Pernottamento ad ATENE.
5° GIORNO-ATENE AGORA’ GRECA E ROMANA E PARTENZA IN AEREO
In mattinata visita degli scavi archeologici dell’AGORA’ GRECA E ROMANA. Nel pomeriggio partenza in aereo e trasferimento in pulman a PADOVA.
4 PERNOTTAMENTI AD ATENE.
Possibilita’ di cena con spettacolo ALLA PLAKA DI ATENE o il secondo giorno o il terzo giorno.
5 VIAGGIO DI DUE GIORNI 21-22 MARZO IN MOLISE: VASTO-TERMOLI- LARINO- PIETRABBOBDANTE- E SEPINO
Partenza da Padova in prima mattinata arrivo a VASTO: sosta pranzo, visita del centro storico con duomo, museo del Castello d’Avalos; si prosegue per TERMOLI e LARINO Pernottamento a TERMOLI. Si raggiunge il giorno dopo i resti archeologici di PIETRABBONDANTE e il suo santuario sannita, proseguimento per SEPINO: area archeologica e ritorno a PADOVA.
VASTO: al turista più attento non passeranno inosservati i pregiati resti delle ville augustee, le tracce degli insediamenti medievali. Sopravvivono alla memoria storica strutture architettoniche originarie, come i portali di S. Giuseppe e di S. Pietro risalenti al XIII secolo; il Castello Caldoresco, le Torri di Bassano, Diomede del Moro e Damante del XV secolo. Da visitare il Palazzo D’Avalos e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, come anche il Museo Civico, del 1849, il più antico della Regione.
TERMOLI: Cuore del Borgo Antico è la sua cattedrale, situata in piazza del Duomo. Costruita in stile romanico, si presenta a chi la visita con il suo maestoso portone, attorniato da 7 arcate decorate da bassorilievi. Al suo interno è possibile visitare la cripta, contrassegnata da 3 absidi, che oggi è diventata il luogo dedicato a conservare le reliquie di San Basso e Timoteo.
LARINO: Oltre all’anfiteatro romano vi sono La Cattedrale e il Palazzo ducale sono gli elementi caratterizzanti l’abitato, ai quali si aggiungono, tra gli altri, le chiese di San Francesco, Santa Maria della Pietà e quella di Santo Stefano. Incanta la facciata della Cattedrale di San Pardo, con il bel portale decorato con statue, ricchi capitelli e decorazioni floreali, mentre nella parte superiore è posto un rosone a tredici raggi, probabilmente a simboleggiare Gesù ed i dodici apostoli, con ai lati due bifore. All’interno dipinti trecenteschi, un’arcata rinascimentale cinquecentesca e la Cripta che fu realizzata alla fine del XV secolo dal vescovo di Larino Bonifacio per custodirvi le spoglie di San Pardo. Nel vicino Palazzo Vescovile è da vedere il Museo Diocesano, che custodisce svariati tesori della Cattedrale e del resto del territorio diocesano tra cui dipinti e sculture di pregio, due pannelli lignei del XV secolo, calici e pissidi. Di particolare interesse storico anche l’Archivio Diocesano, dove sono conservate antiche lettere e bolle tra cui un documento del 1181 relativo ai confini della Diocesi definiti da Papa Lucio III. Situato nell’asse viario principale del borgo, il Palazzo Ducale è quello che un tempo era l’antico castello, edificio imponente che ha subìto, nel corso della sua storia, svariate modifiche. Oggi è sede del Municipio ed ospita al suo interno il museo civico che custodisce, oltre a vari reperti storici di epoca romana, tre bellissimi mosaici ben conservati, il mosaico della Lupa, del Leone e quello degli uccelli, ben allestita anche la sezione numismatica.
PIETRABBONDANTE: Il territorio di Pietrabbondante, nel cuore del Sannio pentro, è caratterizzato da emergenze archeologiche di notevole interesse. Le testimonianze più antiche, risalenti al V secolo a.C., sono quelle dei corredi restituiti dalla necropoli in località Troccola, sulle pendici occidentali del monte Saraceno. La sommità di questo monte verrà fortificata con una cinta muraria in opera poligonale, raccordata ad opere di difesa poste a quote più basse, in un momento in cui il territorio viene dotato di strutture difensive per opporsi alla minaccia romana. In questo momento (seconda metà del IV secolo a.C.) inizia la frequentazione del luogo di culto in località Calcatello. Stretto appare, fin dalle fasi più antiche, il legame tra questo santuario e l’esercito, come testimoniano le numerose armi dedicate nell’area sacra.
Il luogo di culto testimonia una sistemazione monumentale nel III secolo a.C. con la costruzione del cosiddetto tempio ionico ed una seconda sistemazione all’inizio del secolo successivo, in seguito alla distruzione di Annibale del 217 a.C., con la costruzione del tempio A. Solo alla fine del II-inizi del I secolo a.C. verrà realizzato il complesso teatro-tempio (B) con uno schema tipico dell’età ellenistica mediato dall’ambiente campano e latino. Gli ultimi scavi hanno indagato l’area a sud-ovest del complesso monumentale teatro-tempio individuando l’importante domus publica.
SEPINO è un centro di pianura, situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro. Il nome deriva probabilmente da saepire = “recintare” ad indicare l’antico stazzo recintato connesso all’allevamento transumante, attività continuata poi nel forum pecuarium. La città romana è preceduta da un centro fortificato di epoca sannitica che sorge sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”, espugnato dai romani nel 293 a.C., durante la terza guerra sannitica, ed in seguito a ciò abbandonato dalla popolazione che si sposta appunto a valle. Sceglie un luogo che è punto di incontro di due assi stradali che diventano il decumano e il cardo massimi della città: il tratturo Pescasseroli-Candela e quello trasversale che scende dal Matese e prosegue verso le colline della piana del Tammaro. Il centro ha una sua prima organizzazione nel II secolo a.C. e la massima fioritura in età augustea, quando vengono costruiti o restaurati i più importanti edifici della città (dal foro alla basilica, dal macellum alle terme). L’impianto urbano si mantiene vitale almeno fino al IV-V secolo d.C., quando si registra un nuovo fermento edilizio, probabilmente a seguito del terremoto del 346 d.C. che colpì il Sannio e la Campania. A questo periodo segue una forte crisi economica e demografica, aggravata dalle devastazioni della guerra greco-gotica (535-553 d.C.) riflessa nell’abbandono e crollo degli edifici più importanti del centro, nel restringimento dell’area abitata, nell’interramento del basolato del foro e nell’uso sepolcrale di alcune aree ai suoi margini.
6 SI PREVEDE, SE SI TROVERA’ IL NUMERO SUFFICIENTE DI PARTECIPANTI, UN VIAGGIO A CRETA NEL PERIODO PASQUALE DI 6 GIORNI DAL 9 APRILE AL14
APRILE. 2 pernottamenti Heraklion, 2 pernottamenti ad Hagios Nikolaos e 1 ancora ad Heraklion
Giorno 1: arrivo in aereo a Heraklion e visita della città antica con castello e case veneziane del centro storico. Pernottamento ad Heraklion.
Giorno 2: visita del palazzo di Knossos e museo archeologico
Il sito archeologico è considerato come uno dei luoghi più importanti della Grecia; proseguimento del tour con visita alla città di Heraklion, il cui centro storico, racchiuso dalle imponenti mura veneziane, ha diversi punti storici di interesse; ad Heraklion si trova anche il museo archeologico (secondo per importanza dopo quello di Atene).
Giorno 3: Gournia, Kato Zagros e Agios Nikolaos
Partenza verso est per il golfo di Mirabello; visita al sito archeologico di Gournia: una delle città del periodo tardo minoico. Visita al famoso Canyon di Zakros, detto anche “Canyon della morte” per il ritrovamento di diverse tombe minoiche: visita del Palazzo Minoico a Kato Zagros. Arrivo nel tardo pomeriggio alla cittadina di Sitia per pernottamento.
Giorno 4: Spinalonga, Agios Nikolaos
Partenza per il Golfo di Mirabello e visita dell’isola di Spinalonga, fortezza ed ultimo avamposto dell’occupazione veneziana. Proseguite per il caratteristico paese di pescatori di Elounda e poi per la cittadina di Agios Nikolaos, dove vi sarà il pernottamento.
Giorno 5: Palazzo di Festo, Haghia Triada, Gortina, Matala e Heraklion
Visita del famoso Palazzo minoico di Festo, che si trova in posizione panoramica nella pianura di Messara. Visita del sito archeologico romano di Gortina e a quello minoico di Agia Triada. Matala e la sua bella spiaggia. Ritorno ad Heraklion in albergo.
Giorno 6: Heraklion-partenza in aereo
Si potrà rivedere la bellissima cittadina veneziana e ripartire in aereo per l’Italia. Ritorno a Padova in bus
7 Dal 1 al 3 maggio TOUR DELLA PUGLIA CENTRALE PRIMO GIORNO: CASTEL DEL MONTE E BARLETTA
Dopo sosta pranzo in autostrada visita di Castel del Monte, il celebre ed enigmatico castello costruito da Federico II nel XIII secolo dalla particolarissima forma ottagonale. Questo monumento, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, unisce nelle sue forme architettoniche la tradizione normanna e gli studi matematici e astronomici degli arabi dell'area mediterranea.
Nel pomeriggio visita guidata del centro storico di Barletta, città d'arte pugliese che vanta numerosi edifici storici, come la Cattedrale di S.Maria Maggiore, frutto di continue riedificazioni nel corso dei millenni; attualmente si presenta con una curiosa commistione tra due stili diversi: la parte anteriore romanica (XII secolo) e la parte posteriore gotica (XIVsecolo). Proseguimento con la visita guidata degli esterni del Castello di Barletta, edificio-simbolo della città. Questa imponente costruzione – attualmente di aspetto cinquecentesco – è in realtà il risultato architettonico di una serie di successioni al potere a partire da XI secolo: Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli, fino a giungere ai nostri giorni. Il castello – oltre ad essere uno dei meglio conservati del Meridione - è unanimamente considerato come una delle fortezze più resistenti e meglio equipaggiate di tutto il sud Italia per la resistenza agli attacchi a colpi di cannone. La visita continuerà con la Basilica del Santo Sepolcro, il cui nome testimonia bene il fatto che Barletta fu per molti anni luogo di transito e di imbarco per molti Crociati che si recavano in Terra Santa. Dinanzi al fianco sinistro di questa chiesa vi è una delle attrazioni più sorprendenti di questa città: il cosiddetto “Colosso di Barletta” (noto anche come Eraclio o Arè), una gigantesca statua di bronzo alta 4,50 m. e risalente al V secolo d.C. che molto probabilmente raffigura l'imperatore Teodosio II e fu eretta probabilmente da Valentiniano III a Ravenna nel 439 d.C.
Pernottamento a Barletta.
SECONDO GIORNO: TRANI-BARI
In mattinata partenza dall'hotel alla volta del centro storico di Trani, città ricca di testimonianze medievali e normanne come la stupefacente cattedrale di San Nicola Pellegrino (vero simbolo della città). Questa chiesa è forse l'edificio più bello e celebrato del romanico pugliese. La sua costruzione iniziò nel XI secolo e si protrasse per più di cento anni; nel '200 gli fu affiancato il possente ed alto campanile. Nel primo pomeriggio partenza alla volta di Bari.
Arrivo a Bari e visita guidata della città, nota internazionalmente per essere il luogo dove riposano le reliquie di S.Nicola, uno dei santi più venerati tra le religioni cattolica, ortodossa e protestante. L'odierno centro urbano è formato dalla città nuova fondata dal 1813 da Gioacchino Murat (Re di Napoli) e la città vecchia (chiamata anche Barivecchia) con impianto urbanistico medievale e chiusa ad est dalle mura che la separano dal bellissimo lungomare. Tra i molteplici monumenti di Bari non potrà mancare la visita alla famosa Baslica di S.Nicola (XII secolo), capolavoro assoluto del romanico pugliese, in cui riposano le spoglie del Santo e il quartiere di Barivecchia con i tipici stretti vicoli medievali raccolti intorno all'imponente Cattedrale di S.Sabino, costruita nel 1178. Un'ultima visita riguarderà gli esterni del Castello Normanno-Svevo, la cui prima costruzione risale al 1131 per volontà di Ruggiero il Normanno; successivamente fu distrutto per poi essere ricostruito sotto il regno di Federico II e successivamente ampliato nel XVI
secolo quando divenne dimora di Isabella d'Aragona.
Pernottamento a Bari.
TERZO GIORNO: ALBEROBELLO- GROTTA DI SAN MICHELE AL GARGANO- PADOVA
Partenza per Alberobello (BA), città dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO. Alberobello è nota per le celebri costruzioni dei trulli, abitazioni tradizionali dal caratteristico tetto conico in pietra. Questi particolarissimi edifici (i cui primi esempi costruttivi risalgono al XVI secolo) sono tipici ed esclusivi della Puglia centro-meridionale. Arrivo pomeridiano alla grotta santuario di San Michele sul Gargano: visita e partenza per Padova
8 DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO VISITA DEL CENTRO STORICO DI NAPOLI
GIORNO 1
Partenza da Padova e sosta in autostrada per il pranzo. Arrivo a Napoli e prima visita del centro storico con Cappella del Pio Monte della Misericordia.
Il Pio Monte della Misericordia è un’illustre istituzione benefica napoletana e cattolica fondata nel 1602 da sette giovani nobili napoletani che decisero di dedicare la propria vita alle opere di bene e di devolvere parte dei loro beni al soccorso degli infelici. Così, da ben quattro secoli, gli associati del Pio Monte della Misericordia si occupano di assistere e fare beneficenza sotto varie forme, come elargizioni individuali o la gestione e il sostegno economico di asili. Sull’altare maggiore della chiesa, in stile barocco e a pianta centrale, si può ammirare il celebre quadro di Caravaggio “Le Sette Opere della Misericordia”, commissionato dai Governatori del Pio Monte della Misericordia, per esprimere l’amore e la carità verso il prossimo attraverso le opere di misericordia corporale. La quadreria Le sale dell’appartamento storico custodiscono la Quadreria con dipinti di De Mura, Ribera, Giordano, Pitloo, Stanzione e Vaccaro, tra gli altri.
GIORNO 2
Visita del Museo Archeologico in mattinata e si prosegue nel centro storico: Chiesa del Gesù Nuovo e il Chiostro di Santa Chiara. Museo Cappella Sansevero con il suo Cristo Velato Duomo di Napoli.
GIORNO 3
* CASTEL SANT’ELMO E CERTOSA DI SAN MARTINO. Sempre nel quartiere, allungatevi fino a queste due attrazioni: dalla prima, fortezza ed ex prigione, potete godere di un panorama incredibile su tutta Napoli, così come dal Belvedere San Martino. Potete anche entrare all’interno della Certosa, la cui visita però secondo me non vale la pena, soprattutto a causa di una gestione davvero approssimativa. Per tornare in centro, infine, potete prendere la Pedamentina a San Martino, un percorso panoramico che è un’ottima alternativa ai mezzi pubblici.
* MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE. Con uno degli autobus che percorrono corso Amedeo di Savoia potete raggiungere il Museo e Real Bosco di Capodimonte, una pinacoteca immensa (con parco annesso) che al proprio interno conta su opere di Caravaggio e Van Dyck, ceramiche e mobili decorati. Se siete amanti delle arti, è il posto che fa per voi. Anche qui, la gestione del luogo è migliorabile.
* GALLERIA UMBERTO I, PIAZZA DEL PLEBISCITO, PALAZZO REALE. L’ultimo giorno, abbiamo scelto di visitare la parte più a sud che ci mancava, non prima però di aver preso la metropolitana ed essere scesi a Toledo, una fermata che è una vera e propria opera d’arte. Qui potete passeggiare dentro alla bellissima Galleria Umberto I, ammirare Piazza del Plebiscito e, soprattutto, non perdervi una visita all’interno del Palazzo Reale, davvero magnificente.
GIORNO 4
* MASCHIO ANGIOINO E CASTEL DELL’OVO. Passeggiando in questa zona noterete due castelli che sono un po’ il simbolo di Napoli. Soprattutto da quest’ultimo, la vista del Vesuvio e del mare vi rimetterà in pace col mondo.
* POSILLIPO E MARECHIARO. Seguendo la strada che percorre il bus 140, dal centro potete approfittare di una bella giornata di sole per passeggiare sul lungo mare di Posillipo, per poi arrivare fino a Marechiaro e, se è estate, fare un’escursione al Parco Sommerso di Gaiola. Arrivando dal centro, potete fare un salto al Parco Vergiliano a Piedigrotta, dove è sepolto Leopardi e dove si dice che riposi anche Virgilio, e alla Chiesa di Sant’Antonio a Posillipo.
RITORNO A PADOVA
Il coordinatore del progetto
PROF. RAFFAELE MAMBELLA